Correre nel cuore del Chianti, vuol dire attraversare boschi, vigneti ed oliveti, con panorami alla vista sempre incantevoli. Ovviamente partecipare alla Chianti Classico Marathon significa anche immergersi in sali e scendi, perché come potrai immaginare il percorso è collinare. Ma è anche gustare prodotti locali e vivere l’accoglienza toscana che è sempre estremamente calorosa e meravigliosa. Noi ci siamo sentiti letteralmente a casa.
Se ci conosci, sai che abbiamo l’anima da runner da strada, e facciamo pochissimi trail. Ma verso la stagione estiva, ci piace cambiare terreno, ci allontaniamo dalle classiche ripetute, e stacchiamo la mente. Smettiamo quindi di guardare per un po’ l’orologio e ci godiamo i paesaggi. E possibilmente magari in posti che non conosciamo, come appunto qui in Toscana.
Ecco quindi che siamo capitati a correre nella zona del Chianti classico fiorentino. Sei pronto ad allacciarti le scarpe e a correre con noi?
Chianti Classico Marathon: la nostra esperienza
Le gare della Chianti Classico Marathon sono tre: l’ultra trail di 47,2 km, il trail di 21,8 km e la 10 km e, il punto di partenza e arrivo, è il piccolo paesino di Mercatale in Val di Pesa. Ma la gara interessa tutta la zona del Chianti classico fiorentino, tra i comuni di San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti.
Noi abbiamo optato per il trail da 21,8 km, che comunque non è stato così semplice come credevamo, perché il dislivello finale è di 780 metri, o almeno così segna il nostro Garmin.
Potremmo infarti dirti che è stata facile, e invece sarà stato il primo caldo, il primo trail di stagione, che i chilometri li abbiamo sentiti tutti. O meglio soprattutto io, perché Davide a forza di aspettarmi, ha fatto soprattutto una corsa turistica, gustandosi ancora di più le viste panoramiche che gli si aprivano di fronte.
Correre nella zona del Chianti classico fiorentino, vuol dire fare un tuffo nel passato, tra borghi, castelli e i classici suggestivi panorami. Tra boschetti di verde intenso, filari di sangiovese e oliveti. Praticamente qui la natura si intreccia con la storia, svelando uno spettacolo unico.
Correre per riscoprirsi
Ogni salita è stata una vera conquista, ma allo stesso tempo, ogni discesa è stata una pura liberazione. Soprattutto quando le discese si aprivano su panorami da togliere il fiato, serpeggiando tra i sentieri delle colline toscane. Particolarmente emozionanti i passaggi al Castello di Verazzano e al Castello di Gabbiano. Qui dimentichi ogni fatica, grazie al dipinto che ci si trova di fronte.
Nonostante la fatica, arrivare raggianti e con il sorriso è stato quindi naturale. Questa infatti non è solo una gara di trail running, ma è il perfetto binomio dove, è possibile unire la passione per lo sport con la scoperta di un nuovo territorio. Praticamente nel nostro perfetto stile.
Qui infatti ti raccontiamo cosa fare e vedere nel cuore del Chianti.
E’ stata anche una prova per noi stessi, perché siamo usciti dalla nostra zona di confort zone. Abbiamo spinto i nostri limiti verso una nuova sfida. Una prova che ci permette sempre di crescere e migliorare. Un modo anche per cercare sé stessi, tra i meravigliosi paesaggi toscani.
Concludiamo questo racconto con una nota di merito anche per l’ottima organizzazione. I ristori erano davvero eccezionali ed invitanti, che è stato un peccato non assaggiare nulla, ma ci siamo rifatti a quello finale, tra crostini all’olio e crostini bagnati di vino e zucchero, una tipicità locale.
La gara inoltre è plastic free. Quindi fondamentale avere con sé un proprio bicchiere o un’apposita borraccia. Ma soprattutto ringraziamo chi ha organizzato il pranzo post gara, perché tra pappa al pomodoro, pasta, porchetta, verdura, cantucci e passito in abbondanza, non potevamo chiedere di meglio.
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Dove dormire e logistica
L’ideale, secondo noi, è sempre dormire vicino alla partenza per praticità, e quindi a Mercatale in Val di Pesa. Questa zona è ricca di agriturismi dove alloggiare, immersi in natura. Noi ci siamo presi un po’ in ritardo che abbiamo dormito vicino a Bargino, ma ci sono sicuramente posti migliori per soggiornare, come il Castello di Gabbiano. Anzi noi sicuramente vorremo proprio ritornare qui in futuro.
Relativamente alla parte logistica della gara: c’è un deposito zaino dove si ritirano i pettorali e, c’è anche la possibilità di farsi la doccia. Cosa non da poco, soprattutto per noi che poi, rientravamo subito a Treviso. Nella pagina online dell’organizzazione, trovi comunque tutti i dettagli precisi in merito.
Scarpe da trail si oppure no? Secondo noi assolutamente sì. Molti correvano con scarpe normali, ma il bosco e alcune discese di sassi non ci fanno rimpiangere la nostra scelta.
La Chianti Classico Marathon non è solo una gara
Correre tra i filari di vite che si estendono all’infinito creando un vero e proprio palcoscenico, è stato stupendo che forse con la Chianti Classico Marathon è solo un grande arrivederci. Fare sport, scoprire le prelibatezze toscane e il suo territorio, e condividere diverse chiacchiere anche con altri amanti della corsa, rendono sempre il weekend più speciale.
Ammettiamo però, che abbiamo seri dubbi sulla scelta del percorso per la prossima edizione. Correre i 10 km, vuol dire assaporare anche la ricca tappa finale enogastronomica. All’ultimo ristoro infatti si può assaggiare la ribollita, crostini toscani e anche un ottimo calice di Chianti Classico. La scelta del percorso si fa sempre più difficile.
E tu qualche gara sceglieresti?