Correre la prima maratona è come il primo bacio, non si dimentica facilmente!
Tutti sanno che correre è la cosa più naturale del mondo. Un passo davanti l’altro, liberi la testa dei pensieri e ti lasci trasportare dalle emozioni.
Però quando per la prima volta mi sono ritrovata lì: allo starter, pronta per la partenza sapendo che avrei dovuto affrontare i miei primi 42,195km…ehhhh tutto cambia. Dentro di me un misto di emozioni si attanagliavano. Panico, ansia, nervosismo, ma ormai ero lì e non mi restava che calmarmi, partire e affrontare la mia prima maratona.
Ed è proprio quando partii, che iniziò il mio viaggio. Il corpo si ossigenò e passo dietro l’altro mente, corpo e polmoni mi portarono a godere ogni km fino al traguardo.
Ma torniamo alla partenza, anzi partiamo dal ritiro dei pettorali.
La mia prima maratona: logistica e ritiro pettorale
Spostarsi a Budapest è molto semplice grazie ai mezzi pubblici della compagnia BKV presenti nella capitale ungherese. Tra i quali: autobus, filobus e metro che ti consentono di raggiungere praticamente ogni punto della città.
Ritirai il mio pettorale in uno stand tutto sommato piccolino, facilmente raggiungibile, dove non c’è molto da vedere. Non c’erano i classici stand di abbigliamento o vari sponsor. Diciamo che mi limitai al semplice ritiro del pettorale, ma è già da questo momento che cominciai ad agitarmi e allo stesso tempo emozionarmi. Insomma tra le mani custodivo il mio primo pettorale per una maratona, e gli occhi cominciarono a luccicare.
Ma tra una foto, un sorriso e una risata, la paura si allontanò abbastanza velocemente.
In compagnia la serata passò piuttosto velocemente e senza tanti pensieri. Ma ricordo ancora che non dormii molto, continuavo a rigirarmi nel letto, e con il solito pensiero, ma ce la farò? Vabbè due volte una mezza Lara, suvvia, forza!
Al mattino, mi alzai praticamente senza sveglia, colazione, una buona dose di agitazione in corpo e via direzione verso la partenza. Presi la metropolitana per raggiungere il punto di partenza, consegnai la sacca e ancora un po’ di foto, e giunse il momento di partire per questo viaggio, lungo 42,195 km, un viaggio con me stessa.
Non ero sola perchè c’erano almeno altri 30.000 corridori con me, chi per la mezza, chi per i 30km e chi per la lunghezza regina, praticamente un fiume di podisti. Oltre ovviamente al mio compagno di viaggio e di vita che mi accompagnò per ogni chilometro.
Come sempre partecipare ad una corsa in un nuovo Paese, ti permette di vedere più aspetti del territorio e in effetti anche qui ammirai diversi scorci della bellissima città che è Budapest.
Correre a Budapest: il percorso
Si corre lungo la riva del Danubio, attraverso diversi ponti, il Ponte delle Catene, della Libertà. Ho goduto delle viste sul Palazzo di Buda, il panorama di Pest, e il terzo più grande edificio del parlamento d’Europa, il Palazzo d’Opera e l’Isola Margherita.
Lungo il percorso c’erano lunghi punti di ristoro ad ogni 3 o 4 km, oltre a diversi gruppi musicali che mi accompagnarono passo dopo passo e, che mi aiutarono tra l’altro ad avere il giusto sprint per non mollare mai neppure dopo il famoso muro dei 30. Non mancò il tifo in tutto il percorso, insomma non ero mai sola.
Ed è così che chilometro dopo chilometro, ripassai la bellissima piazza degli Eroi, e cominciai a respirare l’aria di festa. Attraversai le ultime centinaia di metri nel parco Varosligeti, tra il tifo della folla che mi spinse fino alla finish line, e con il mio sorriso tra le labbra, gli occhi emozionati e le mani unite a Davide, attraversai finalmente il traguardo finale.
Un’emozione indescrivibile, un’emozione che non scorderò mai più.
Tremavano ancora le gambe, ma tra le mani stringevo forte la medaglia per aver corso la mia prima maratona e mi sentii la donna più felice nel mondo.
Continuai per ore, anzi anche il giorno seguente a chiedermi, ma come ho fatto? Insomma ho veramente corso una maratona??
Ero felice e mi godetti ogni sensazione di questa prima maratona.
Consiglieresti mai la maratona di Budapest. Si, certo e la rifarei volentieri, c’è tutto quello che serve per apprezzare questo evento. Buona organizzazione, pubblico lungo le strade che ti incita e la città è davvero stupenda, direi una vera sorpresa.
E la tua prima maratona? Ti aspetto nei commenti.