Tra Firenze e Pisa si trova uno dei borghi più affascinanti di tutta la Toscana, stiamo parlando di San Miniato. Un borgo che abbiamo avuto modo di conoscere grazie all’invito del Comune di San Miniato e di San Miniato Promozione che, ci ha permesso di conoscerlo al meglio insieme a dei veri sanminatesi. Lo abbiamo scoperto nel suo lato enogastronomico ma anche artistico, e di seguito quindi ti raccontiamo cosa vedere a San Miniato in un weekend.
San Miniato e il suo celebre tartufo
San Miniato è un borgo antico, medievale, interessante per il suo fascino storico ma anche e soprattutto per tutti gli appassionati di tartufo. Anzi possiamo dire che questo territorio è il vero paradiso per gli amanti del tartufo.
San Miniato infatti è conosciuto in tutto il mondo per la produzione del tartufo bianco pregiato. Ma in realtà il territorio è altresì ricco di altri tipi di tartufo come il tartufo marzuolo in primavera, soprattutto promosso nel borgo vicino di Cigoli, e il tartufo nero estivo. Si parla infatti di tartufo tutto l’anno non a caso.
La presenza inoltre abbondante di questo prodotto, è indice di salubrità del territorio. Infatti San Miniato è considerata la “città del buon vivere” per la qualità della vita, del territorio e dei suoi prodotti.
Tutti i sanminatesi stanno collaborando per promuovere la tutela dell’ambiente, del turismo slow, per difendere la terra così da creare veramente un ambiente ecosostenibile, piacevole per chi ci vive ma anche per chi ci viene in visita.
Cosa vedere a San Miniato: il borgo e i suoi vicoli
San Miniato è situato nei pressi della Via Francigena, tra chiese, piazze, monumenti e torri è praticamente un museo d’arte a cielo aperto, che aspetta solo di essere visitato. Si tratta infatti di un borgo ricco di leggende. Non solo quindi panorami mozzafiato tra vigneti e oliveti ma anche tanta storia, che ti consigliamo di scoprire con Sara di Discover San Miniato. Nel loro sito online, potrai scegliere la migliore esperienza che più ti interessa.
Ti porterà a fare un walking tour tra vicende del passato e monumenti, da tornare indietro nel tempo, facendoti scoprire tutti i segreti di San Miniato. Grazie a Sara abbiamo infatti scoperto che questa città era ambita da imperatori e re, oltre ad essere passati personaggi importanti come Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarrotti.
I punti iconici di San Miniato
Sicuramente da non perdere, ti segnaliamo una visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, dalla facciata semplice, caratterizzata dalla costellazione dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore, ma con gli interni in stile barocco davvero sfarzosi. All’interno ci sono opere che furono pagate dalle famiglie più nobili, per essere defunti direttamente qui o per avvicinarsi il più possibile alla via del paradiso a causa dei loro peccati di usura.
La Rocca di Federico II, ovvero il simbolo di San Miniato, distrutta durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita fedelmente nel 1958. La stessa sembra un’opera non completata ma, è dovuto al fatto che fu ricostruita sulla base dell’ultima foto scattata della torre che non era in quel momento in ottime condizioni.
Qui ti consigliamo di andarci al tramonto e salire tutti i suoi 119 scalini per avere una vista a 360° su tutta la vallata. Capirai così perché San Miniato viene chiamata anche “città delle XX miglia” . Infatti il borgo dista più o meno venti chilometri da alcune delle città più conosciute della Toscana: San Gimignano, Volterra, il monte Pisano e Fiesole. Inoltre nelle giornate di vento si riesce a vedere anche il mare all’orizzonte.
La Torre di Matilde altro simbolo più conosciuto di San Miniato. La torre faceva parte delle mura difensive della città e successivamente nella seconda metà del 1400 venne collegata alla cattedrale per diventarle il campanile.
Piazza del Seminario, la più colorata di tutta la Toscana e piazza del Prato, ovvero la parte più antica della città dove si trova il Palazzo Vescovile e la torre del Palazzo dei Vicari Imperiali.
Conservatorio di Santa Chiara
Si trova in un antico convento di monache clarisse risalente al XIII secolo. Nato per creare una rete di educazione femminile per le famiglie più agiate della Toscana. Successivamente negli anni novanta, a seguito di un recupero conservativo e di restauro, è stato creato il Museo di Santa Chiara aperto al pubblico ed inserito nel sistema museale della Città di San Miniato.
Ora il conservatorio è diventato un Istituto tecnico gestito dalla Chiesa di Sant’Anna, che tuttavia offre servizi di ospitalità e ristorazione durante le manifestazioni che si tengono nel borgo o per eventuali seminari e convegni.
Vicolo Carbonaio per una passeggiata in natura
Tra le ultime cose che ti consigliamo di vedere a San Miniato, c’è sicuramento il Vicolo Carbonaio. Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi del borgo. Una passeggiata completamente al sole, immersa in natura e con panorami davvero incantevoli.
Si trova ai piedi delle fortificazioni medievali e infatti il nome deriva dalle cosiddette “carbonaie”. Ovvero, fossati pieni di carbone posti ai piedi delle mura dell’antico castello che, venivano incendiati per tener lontani i nemici in caso di assedio.
La passeggiata è in fase di riqualificazione in quanto è tutta opera dell’associazione di volontari Moti Carbonari e dei cittadini samminiatesi. Il vicolo viene continuamente ripulito e tenuto in ordine per permettere a chiunque di passeggiare in mezzo al verde. Un luogo di silenzio dove staccare la mente e godersi i panorami che circondano San Miniato. Viene definito anche “vicolo terapia” proprio per la pace che si respira.
Weekend a San Miniato: altri 4 consigli
Corsa all’alba
Sicuramente per conoscere bene il territorio e prendere confidenza, noi ti consigliamo un bel giretto all’alba tra le stradine immerse nei vigneti e un passaggio nei vicoli del borgo. Dove tuti ancora dormono e tu ti godi il suo piacevole silenzio. Non c’è orario migliore per scoprire un nuovo territorio.
Visita guidata ad un’azienda agricola
Tra le cose da vedere a San Miniato, passa una mattinata in natura in qualche azienda agricola. Noi, siamo stati all’azienda Agricola Cafaggio, per scoprire i suoi vigneti, oliveti e i suoi pascoli ma soprattutto per un buon pranzo in agriturismo con i loro prodotti a km zero. Ti sentirai come a casa grazie alla loro gentilezza e alla genuinità dei loro piatti.
Degustazione vini
Ovviamente non può mancare una degustazione di vino. Grazie all’Associazione dei Vignaioli, che era presente alla 51^ mostra del mercato del tartufo bianco, abbiamo avuto modo di conoscere diverse aziende vinicole. Due, in particolare, si contraddistinguono e c’hanno maggiormente colpito, ovvero:
- Cupelli Spumanti: un’azienda che grazie alla conoscenza delle loro e terre e vigneti ha reso possibile un’interpretazione nuova e diversa delle loro uve creando degli spumanti metodo classico con uve di trebbiano;
- Cosimo Maria Marini: un’azienda che ha sempre coltivato i vigneti con metodo biologico e da qualche anno è passata all’agricoltura biodinamica, seguendo gli insegnamenti di Rudolf Steiner.
Spulcia i loro siti online, e scegli l’esperienza di wine tour che più ti attira.
Caccia al Tartufo
E il tartufo? Beh anche questa attività non può mancare visto che sei nella patria del tartufo! Prenota una caccia a questo tesoro per capire la storia, il rapporto che c’è tra cane e tartufaio e ovviamente per una degustazione finale.
Ti consigliamo anche in questo caso due aziende che abbiamo conosciuto durante la mostra:
- Tartufi Nacci: dove troverai un team di donne piene di energia che sapranno illustrarti tutte le tecniche di caccia al tartufo con un vera e propria truffle hunting e degustazione finale dei loro prodotti di altissima qualità;
- Francesco di Gemignani Tartufi: tartufaio di quarta generazione, fin da piccolo accompagnava il padre nei boschi, ora seleziona personalmente i suoi tartufi da portare a tavola nel suo ristorante a San Donato, gestito con la moglie. Anche qui è possibile prenotare un tour a caccia del tartufo tra i boschi, per una vera e propria esperienza in natura.
Arrivare a San Miniato: qualche consiglio pratico
San Miniato, si trova al centro della Toscana. E’ possibile raggiungerla dall’autostrada A1 uscendo dal casello Firenze Signa mentre, se arrivi da sud, dall’autostrada A12 uscendo dal casello di Collesalvetti. In entrambi i casi poi devi immetterti nel raccordo Firenze-Pisa-Livorno e uscire a San Miniato.
Se viaggi in Treno la linea di collegamento è Firenze-Pisa. Mentre gli aeroporti più vicini sono Firenze e Pisa.
San Miniato: perché vedere questo borgo?
San Miniato è sicuramente un borgo attualmente poco pubblicizzato e che invece merita di essere visto. Non solo per le sua vedute panoramiche, ma anche per la sua storia, e soprattutto per le sue delizie enogastronomiche. Il nostro weekend è stato davvero pieno di sorprese.
Stiamo già pensando di ritornarci per la festa del tartufo marzuolo che si terrà a Cigoli, nelle ultime due settimane di marzo. Perché in questa zona il tartufo è davvero tutto l’anno.
Ah, stavamo per dimenticare un altro dettaglio: non tornare a casa senza aver comprato i più buoni cantucci di tutta la Toscana da il Cantuccio di Federigo.
Paolo, non è solo un pasticciere, è un sommelier con una cantina sotterranea che detiene vini anche del 1860, oltre ad essere un letterato e filosofo, dove alla fine ti ritrovi tra un cantuccio e l’altro a parlare della vita.
Conoscevi questo borgo?
San Miniato è un borgo che conosco ma che non ho mai visitato, ma non ci abito nemmeno tanto lontano, seguirò i tuoi consigli e organizzerò un weekend alla sua scoperta!
Ottima idea, facci sapere poi com’è andata!
Quando si dice bello, buono, bis! che altro aggiungere a San Miniato, lo conosco molto bene e mi piace tanto, sotto tutti i punti di vista
E ti capiamo benissimo!
I paesi come questo sono i posti che mi piacciono di più. In giro per il mondo non cerco il caos della città, ma mi piace tuffarmi nella storia, parlare con la gente e vedere come scorre la vita nei luoghi dove non c’è fretta ne rumore.
Come noi…inno alla tranquillità e alla natura!