Aria frizzantina, senso di pace e libertà, l’autunno è decisamente il mese ideale per vivere trekking in solitudine e distanti dal turismo di massa. E immergersi in un‘escursione nel Gruppo del Catinaccio, è ancora più spettacolare, grazie al suo silenzio.

Per noi il Gruppo del Catinaccio rappresenta l’amore a prima vista. Da qualunque lato tu lo guardi, si rimane sempre ammaliati. Questa volta lo abbiamo ammirato percorrendo l’anello del Passo Vajolon, intorno alla Roda di Vael, con panorami davvero impagabili.

Prepara quindi scarponcini, bacchette e zaino e seguici in questa nuovo trekking nel Catinaccio.

Escursione nel cuore del Catinaccio: il percorso

Come accennato prima, questa volta non abbiamo percorso il classico giro ad anello nel Gruppo del Catinaccio, salendo dalla Val di Fassa. Ma, siamo partiti dalla Val d’Ega ed esattamente dal Passo Carezza, presso il parcheggio gratuito della seggiovia Paolina. Per questione di tempo, ma soprattutto di maltempo in arrivo, infatti, abbiamo deciso di percorrere un tratto in funivia, che ti porta in venti minuti direttamente al Rifugio Paolina a 2.125 metri. Già da qui il panorama è fantastico, ma sarà solo l’inizio di viste davvero incredibili.

Vista Latemar

Dal Rifugio Paolina al Passo Vajolon

Iniziamo quindi il nostro anello del Passo Vajolon in senso orario, seguendo il sentiero 552 verso il Rifugio Coronelle. Un percorso ai piedi delle pareti rocciose del Catinaccio ma che ti permette di avere sempre una vista ampia sull’imponente Latemar e su tutta la vallata.

escursione nel catinaccio

Il Rifugio Coronelle non sarà la nostra destinazione finale, infatti ad un bivio dovrai proseguire verso il Passo Vajolon con il sentiero n. 9. Arriverai al passo in circa 1 ora e 15 minuti, e il panorama man mano che si sale diventa sempre più roccioso. Da un lato l’imponente Roda di Vael e dall’altra l’ampia vista sul Latemar sempre più ampia e spettacolare.

escursione nel catinaccio

Ad un certo punto troverai il cartello con indicato “sentiero 9 via ferrata“: non spaventarti, nulla di impossibile, inizia solo in effetti la parte più difficoltosa, e con maggiore dislivello. Non avrai più molto spazio per le chiacchiere, ma il percorso, con un buon allenamento, non risulta particolarmente impossibile da praticare. Non ci sono tratti particolarmente esposti, ma meglio se non si soffre di vertigini, oltre ad avere come sempre un buon passo fermo e sicuro.

escursione nel catinaccio

Questo, perché c’è un tratto dove troverai, pioli in legno, una scaletta di metallo e un cordicino in ferro che ti aiuterà ad affrontare la salita. Il sentiero è comunque tenuto molto bene, anche nei punti un po’ più critici. Certo in caso di maltempo potrebbe essere facilmente scivoloso quindi, valuta sempre le condizioni meteo prima di decidere di fare questa escursione ad anello nel Catinaccio.

Una volta giunto al passo, avrai una vista grandiosa che arriva fino alla Marmolada. Purtroppo, questa volta siamo stati sfortunati, e le nuvole si erano alzate così velocemente che vedevamo solo una grande nebbia. Un motivo in più per ritornare la prossima estate.

Dal Passo Vajolon al Rifugio Roda di Vael

Da qui, quindi, prosegui a sinistra verso il sentiero 551, e  ti sembrerà di essere in un vero anfiteatro roccioso con tutta la bellezza delle nostre amate Dolomiti.

Escursione nel catinaccio

Fortunatamente le nuvole non erano ancora arrivate e ci siamo gustati un panorama che ha dell’incredibile, da rimanere senza fiato dalla sua bellezza.

escursione nel catinaccio

Si prosegue quindi in discesa per il sentiero numero 541, che ci porta verso uno dei nostri rifugi del cuore: Rifugio Roda di Vael a 2.283 metri, raggiungibile in un’oretta.

Rifugio Roda di Vael

Da fare un po’ di attenzione nella discesa, per alcuni tratti alquanto rocciosi, ma aiutandosi con le mani, è fattibilissimo. Quindi velocemente con un sentiero leggermente in salita si arriva al Rifugio Roda di Vael, con la sua vista incredibile che va dalla Marmolada, al Piz Boè, le Pale di San Martino e non solo.

Per chiudere l’anello non resta che raggiungere il Rifugio Paolina seguendo dapprima il sentiero 549 e poi 539, in circa 30 minuti.

Visto che il bel tempo sembrava ancora tenere, questa volta abbiamo deciso di scendere con le nostre gambe, seguendo le indicazioni per il sentiero 6A, che in un’oretta ti porta al parcheggio di partenza della funivia.

Se non ci fosse stato brutto tempo, sicuramente avremmo preso quest’ultimo sentiero anche all’andata. Certo, devi quindi considerare altri 2 chilometri da aggiungere al percorso e 400 metri circa in più di dislivello positivo. Ma il panorama ti ripagherà di ogni fatica.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 530 metri
  • Lunghezza percorso: 10,50 km
  • Tempo di percorrenza: 3.30 ore

Se invece decidi di andare e tornare con la seggiovia, i chilometri totali dell’intero anello sono solo 7,5.

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Se ami le escursioni panoramiche, con viste dolomitiche infinite e pareti rocciose, questa escursione nel Catinaccio non puoi proprio perdertela. E provarla in questi mesi di tranquillità è sicuramente più appagante.

Rifugio Roda di Vael

Vivi anche tu appieno questo autunno, ammira gli spettacoli che offre e, fai come noi sempre il pieno di energia.

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Lara & Davide

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

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