Il caldo continua imperterrito, e noi ne approfittiamo per fuggire dalla città in uno dei tanti nostri posti del cuore: Sappada. Questa volta siamo quindi in Friuli Venezia Giulia, luogo ideale per staccare la spina e, in questi giorni anche per scappare dal caldo torrido che si respira in città. La conosciamo in ogni suo angolo, e cosa fare a Sappada, l’abbiamo già raccontato. Ma ogni volta scopriamo sempre nuove escursioni da fare a Sappada e nelle vicinanze, come ti raccontiamo oggi in dettaglio, in questo nostro week all’insegna di trekking, che fanno bene al cuore.
Escursioni estive a Sappada da non perdere
Giorno 1 – Lago Volaia
Per questo trekking, ci spostiamo in Carnia, verso Forni Avolti e il punto di partenza è il Rifugio Tolazzi a 1.350 metri, dove troverai un ampio parcheggio libero dove lasciare l’auto e iniziare il tuo percorso.
L’itinerario da seguire è il numero 143, lungo un paio di tornanti asfaltati, fino a raggiungere il bivio, che a sinistra ti fa proseguire per il sentiero n. 144. Inizialmente il percorso si snoda all’interno del bosco, ma poi il panorama si apre con le imponenti pareti del Coglians e del Capolago che fanno da contorno. Anziché seguire la careggiata, puoi anche deviare per una scorciatoia segnalata, leggermente più breve, ma più pendente e meno panoramica. Tuttavia, a nostro parere, vale la pena proseguire per il percorso più ampio.
Si continua così a salire fino a scorgere dapprima il Rifugio Lambertenghi-Romanin, ad oggi ancora chiuso, poi le vecchie trincee di guerra e in cinque minuti si giungerà a destinazione con i meravigliosi colori del Lago Volaia a 1.951 metri di altitudine.
I colori del Lago di Volaia
Il colore del lago è cristallino, e fa da contrasto ai manti erbosi tutt’attorno. Ma è la sua forma a cuore, e i suoi riflessi che variano in base al sole, che ne fa di lui, una vera chicca. Dichiamo che è sicuramente un lago del Friuli Venezia Giulia, da non perdere.
Qui siamo, inoltre, già in territorio austriaco, e costeggiando il sentiero attorno al lago, arriverai in 10 minuti al Rifugio Wolayerseehütte. Da questo punto, si ha sicuramente la migliore vista sul Monte Volaia, il Sasso Nero e il Biegen Kopfe, e quindi ti consigliamo di fare questi pochi passi per girarlo tutt’intorno.
Questo lago è il luogo ideale per sfuggire dal caldo e immergersi in paesaggi davvero gradevoli. Non resta che fermarci per il nostro pranzo al sacco, un po’ di relax e poi, si ritorna per lo stesso identico itinerario. Inoltre, il percorso in sé, non è particolarmente difficile. Tuttavia è da segnalare che è sempre in costante salita. Non ci sono tratti pianeggianti dove abbassare il battito cardiaco, e che il terreno è soprattutto roccioso, che unito alla continua pendenza non è da sottovalutare. Soprattutto in discesa servono scarpe solide e passo sicuro per non scivolare. Della serie non ci abbiamo messo di più in discesa che in salita!
Dati tecnici:
- Dislivello: 750
- Lunghezza percorso: 9 km (di cui 1 km per il giro attorno al Lago)
- Tempo di percorrenza: 3.15 ore
Giorno 2 – Escursioni a Sappada ai Laghi d’Olbe
Anche per il secondo giorno decidiamo di raggiungere dei laghi in quota, ovvero i Laghi d’Olbe, a 2.156 metri, che già avevamo visto in inverno ma ci mancavano nella sua versione estiva. Questa escursione è molto quotata, e lo capirete presto dalle foto. Inoltre avevamo le gambe fresche, visto che stavolta non avevamo corso al mattino, e quindi decidiamo di fare un percorso un po’ più lungo e con più dislivello. Giusto perché non si è mai abbastanza stanchi, vero?
Anello Laghi d’Olbe: percorso
Partiamo a piedi direttamente dal Cima Sappada e, percorriamo la strada che porta alle famose Sorgenti del Piave fino a Baita Rododendro.
Una volta giunti in questo ampio piazzale, svoltiamo a sinistra seguendo il sentiero n. 138, lungo la Val Sesis, che porta ai Laghi d’Olbe.
Anche questo sentiero non lascia spazio al respiro, anzi è sempre molto ripido, e soprattutto all’interno del bosco. Anch’esso particolarmente sconnesso e sassoso. Lo scenario che si presenta, non è subito un granché, i punti panoramici non sono molti. Ma quando si giunge in quota, si apre una veduta davvero incredibile.
Ampie distese verdi attorniate dalle pareti rocciose, e il più è praticamente fatto. E in mezzora, con un’ultima salita, che non ti peserà perché il panorama tutt’attorno è ammaliante, arriverai al primo, e anche il più ampio, dei 3 Laghi d’Olbe, oltre ad una piccola Cappella che si trova proprio al di sopra di essi e dedicata ai gestori dell’ex Rifugio Laghi d’Olbe.
Il Lago ha un colore verde intenso, e contornato dalle suggestive Dolomiti Sappadine. In particolare spuntano le cime del Monte Lastroni e del Monte Chiadenis, oltre ai pascoli che creano una vera cartolina dolomitica, con il solo suono della natura dei campanacci delle mucche.
Ci gustiamo il panorama, lo ammiriamo da ogni suo scorcio, anche salendo in alcuni punti più alti in vetta, osservando così anche l’altro lago che sembra invece più stagnante.
Percorso di ritorno dai Laghi d’Olbe
E una volta che le gambe si sono riposate, decidiamo di chiudere l’itinerario cambiando percorso, per fare un vero e proprio anello. Seguiamo, quindi, il sentiero n. 135, che dapprima ci porta alla seggiovia e poi lungo la pista da sci si scende fino al centro di Sappada. Prima della fine della pista, svoltiamo a sinistra verso la Borgata Ecche, con il sentiero n. 5 e, da qui raggiungiamo Cima Sappada. Evitiamo la pista ciclabile asfaltata sotto il sole cocente, e attraverso il sentiero naturalistico lungo il Piave, che si addentra nell’Adventure Park del campeggio, concludiamo l’anello.
L’intero giro non è per nulla breve, anzi ci vuole davvero una buona gamba e un buon allenamento. Sono 17 i km da portare a casa, valuta bene il tuo grado di allenamento prima di intraprenderlo, per viverlo al meglio.
Dati tecnici:
- Dislivello: 1.084
- Lunghezza percorso: 17 km
- Tempo di percorrenza: 5.00 ore
Escursioni Sappada: varianti Laghi d’Olbe
Ci sono tuttavia delle varianti per alleggerire l’itinerario:
- raggiungere Baita Rododendro in auto: evitando 4 chilometri e un’ora di cammino. Tuttavia poi devi rientrare per lo stesso percorso che, secondo noi, non è proprio semplicissimo visto la ripidità del sentiero e visto i tratti rocciosi del terreno;
- raggiungere il Rifugio 2000 con la seggiovia dal centro di Sappada. Magari utilizzandola solo in discesa o in salita. E, una volta in vetta, segui il sentiero 135 che in circa un’ora e 200 metri di dislivello ti porta ai Laghi d’Olbe;
- percorrere il sentiero n. 135 che parte da centro di Sappada da Borgata Bach. Anch’esso con un dislivello comunque di quasi 1.000 metri, ma leggermente più breve.
Terminano qui i nostri consigli per delle piacevoli escursioni estive a Sappada e dintorni. E’ stato sicuramente un weekend Sappadino all’insegna delle attività outdoor, ma sicuramente anche del fresco, della pace, di paesaggi che fanno bene al cuore e agli occhi, che per qualche giorno possiamo vivere di rendita. Ma solo per qualche giorno!
Ti abbiamo ispirato? Sei anche tu amante dei laghi, quali altri ci consigli?
Davvero bellissimi questi trekking con Laghi mozzafiato nei dintorni di Sappada! Bellissimi e suggestivi percorsi che mi segno subito, come da fare assolutamente. Confesso che ancora non ci sono mai stata da quelle parti, ma voi mi avete convinta!
Forse una zona meno nota, ma merita davvero! Per noi posticino del cuore!
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