L’infortunio nella corsa, per fortuna mi è capitato rare volte, e quando è successo è sempre stato per momenti brevi. Questa volta invece lo stop da questo mondo sportivo, sta durando da più di un mese e, riprendere a correre dopo così tanto tempo non è sempre così semplice. Non ho lo sprint di prima e soprattutto, so già che non posso caricare gli allenamenti come se nulla fosse successo. Anche perché a dire il vero, non sono ancora guarito al 100%.

Questa infiammazione alla cartilagine, mi sta giocando sicuramente un brutto scherzo, proprio quando stavo per iniziare a preparare una maratona estera: la Parigi Marathon. Una delle gare con il percorso più bello al mondo.

La sofferenza di un runner infortunato

Gli infortuni tuttavia vanno sempre rispettati, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione, anzi forse se mi fermavo prima era anche meglio. Ma si sa, noi runner, siamo sempre molto testardi e pensiamo che non sia mai nulla di grave. Metti un po’ di ghiaccio e arnica e, speri che tutto si risolvi in fretta. Se invece, ora, mi impegno a seguire questo periodo di riposo e mi prendo cura del mio ginocchio, so che ci sarà sempre un’altra maratona ad aspettarmi.

Aspettare di correre per chi ama questo sport, è sempre una grande tragedia, soprattutto quando in testa hai ben chiari alcuni obiettivi. Che sicuramente ora sono saltati.

infortunio nella corsa

È vero non è un dramma, l’infortunio lo metti già in preventivo quando sei uno sportivo. Il problema, è che noi vorremo sempre fare tutto, anche quando il corpo non può e ci avvisa.

Non so se ti è mai capitato di parlare con un runner infortunato, ma sembra sempre la fine del mondo. Non poter fare quello che più ci piace, ci mette un senso di malessere anche quando dici dentro di te, vabbè dai passa!

Con questa lezione, ho imparato sicuramente che devo stare più attento ai primi sintomi, e fare come Lara, che appena ha un dolore chiama subito il suo osteopata.

 

decathlon

Infortunio nella corsa e il cambio di prospettiva

Ma ora riparto con il piano B! Perché alla fine, ci vuole sempre un secondo piano.

E le strade sono due:

  • Non mi fisso con il risultato e cerco di portare a casa la maratona con qualche minuto in più ma con il sorriso, senza guardare il garmin. Correrò per il solo amore che ho per questo sport, seguendo il cuore e divertendomi.
  • Partecipo alla maratona di Parigi come allenamento per un’altra gara futura. Magari sempre in una nuova città che non conosco, e per portare a casa il risultato che ho in testa.

Alla fine secondo te cosa sceglierò di fare? Continua a seguirci per i prossimi episodi.

La Parigi Marathon in qualche modo mi aspetta e io ci andrò col sorriso e con qualsiasi tempo ne venga fuori. Perchè c’è sempre un motivo per correre!

Perché i propri sogni vanno sempre perseguiti, anche quando si mette di mezzo un imprevisto.

 

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Lara & Davide

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

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8 commenti

  1. Non posso dire di avere esperienza in merito perché sono molto negata per lo sport, ma ho un’amica che ha fatto diverse maratone e che si è infortunata proprio prima di quella di New York. Un dramma, non solo per lei ma anche per chi la stava sostenendo nella preparazione. Per fortuna è riuscita ad arrivare fino alla fine.

  2. La mia esperienza con gli infortuni è legata all’altra parte della medaglia, nel senso che essendo un’assicuratrice conosco e gestisco gli infortuni degli altri. In questi casi, cerco di stare il più possibile vicino alle persone, soprattutto quelle con uno stile di vita attivo, aiutandoli a far sì che il danno sia il minimo possibile.

  3. Chi meglio di un viaggiatore sa che un piano B ci vuole sempre e che i propri sogni vanno sempre perseguiti, anche quando si mette di mezzo un imprevisto.
    non corro ma vi seguo !

  4. Mi dispiace per questo infortunio, credo che un piano B ci debba essere sempre. Secondo me adotterai entrambe le strade…alla fine parteciperai comunque alla maratona e, anche se magari otterrai qualche minuto in più, sarà sempre un allenamento per le gare future. Buona fortuna e rimettiti presto!

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