Ci sono mete Dolomitiche, ormai purtroppo molto gettonate, che durante il periodo di alta stagione sono effettivamente impraticabili se, come noi, cerchi la pace dei sensi quando vai a camminare in mezzo alla natura. Ecco allora che l’autunno diventa il mese ideale per raggiungere questi luoghi. Oggi ti portiamo in Val di Funes, e ti spieghiamo come arrivare al Rifugio delle Odle, in tedesco Geisleralm. Un trekking semplice ma di quelli che ti lasciano senza fiato, appena arrivi a destinazione.
Si tratta in effetti di uno dei percorsi ad anello più famosi della Val di Funes, che in autunno, diventa il luogo ideale per ammirare i suoi colori, sentirne il profumo dei boschi e rigenerare corpo e mente. Cosa dici, partiamo per un nuovo trekking?
Il percorso in dettaglio per arrivare al Rifugio delle Odle
Siamo all’interno del parco naturale Puez-Odle e si parte da Malga Zannes. Esattamente dal parcheggio a pagamento, dove si può sostare per l’intera giornata al costo di 8 euro. Nel periodo di maggiore afflusso, ti consigliamo di arrivare presto perché si riempie velocemente. Eventualmente il parcheggio è raggiungibile anche in autobus con la linea dedicata n. 330, che parte da Bressanone e che passa ogni 15 minuti.
Da qui è molto facile seguire il percorso per arrivare al Rifugio delle Odle. Inizialmente si procede lungo il sentiero CAI n. 6 che si addentra nel bosco con qualche piccolo scorcio sulle punte rocciose del Gruppo delle Odle, per poi proseguire per uno dei percorsi più suggestivi delle Dolomiti il n. 35, ovvero il sentiero di Adolf Munkel, chiamato anche Sentiero delle Odle, e considerato tra i più belli della Val di Funes.
Si tratta di un sali e scendi molto semplice nel bosco, fino ad uscire nella vallata dove si rimane travolti dallo spettacolo che ci si presenta difronte. Ovvero, l’intero gruppo delle Odle in tutta la sua bellezza con la cima appuntita Furchetta, l’imponente Sass Rigais e infine sulla destra il Piccolo Sass Rigais.
Una vista che lascia realmente senza parole e che si può ammirare anche comodamente dalla malga Casnago, posizionata in questi verdi prati.
Il Cinema delle Odle
Ma non finisce qui, e dopo dieci minuti di cammino si prosegue fino al Rifugio delle Odle, con il suo cinema all’aperto. Siamo a 1.966 metri e in effetti questo rifugio si colloca in una posizione privilegiata. Ci si ritrova in un vero e proprio cinema naturale con vista sul gruppo Dolomitico delle Odle. Il rifugio infatti ha ricreato per i suoi clienti dei lettini in legno dove sdraiarsi e godersi con serenità la bellezza del panorama.
Il contesto qui è qualcosa di magico, e ammettiamo che non saremmo più andati via. Aggiungi poi la temperatura perfetta e la poca affluenza che abbiamo trovato, che possiamo proprio dire di aver vissuto dei momenti di rigeneramento per mente e anima. Il nostro ossigeno vitale.
Abbiamo tuttavia notato che a mezzogiorno il rifugio si stava già riempiendo, quindi non osiamo immaginare l’afflusso di gente che si può trovare nei mesi di alta stagione turistica. Noi sicuramente non ti consigliamo questa meta in quei periodi, altrimenti si perde il suo effetto magico. Valuta quindi bene quando andare.
Terminata la siesta e mangiato il nostro panino con vista panoramica, oltre ad una fetta immancabile di torta in rifugio si rientra per il sentiero n. 36, interamente all’interno del bosco, che ci porta alla malga Dusler. Ultimo scorcio alle impareggiabili Odle, da un punto di vista diverso, e superata la malga, si prosegue oltre la stessa in un sentiero che in effetti non è segnalato ma che ci riporta al punto di partenza dove avevamo lasciato l’auto.
Eventualmente si può fare anche il giro in senso antiorario per lasciare la parte più boschiva all’andata, e tenere la parte panoramica al ritorno, a te la scelta!
Dati tecnici:
- Dislivello: 400 metri
- Lunghezza percorso: 9,0 km
- Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Con le Odle nel cuore
Questo trekking è davvero semplice e non può proprio mancare se ami le viste ampie e panoramiche. Almeno una volta nella vita, un passaggio qui è d’obbligo perché è un luogo che scalda davvero il cuore. Lo si può raggiungere anche da Ranui, e molto probabilmente lo testeremo questo inverno oppure perché no, con una corsetta estiva.
Lo conoscevi, ci sei mai stato?
La montagna ha il suo fascino in ogni stagione e purtroppo d’estate è presa d’assalto da turisti anche poco educati che non rispettano i suoi ritmi, i suoi silenzi, i suoi ambienti. Avete fatto bene ad andare in autunno, vi siete goduti uno splendido trekking e dei paesaggi mozzafiato!
Brava, purtroppo negli ultimi anni anche le montagne sono prese d’assalto da persone che non rispettano proprio nulla della montagna! Per fortuna esistono i fuori stagione!