Oggi vogliamo parlarti di un tema al quale teniamo particolarmente, ovvero della sinergia tra sport e turismo. Ma veramente ancora si pensa che lo sport non porti turismo? O meglio che le maratone, mezze maratone o anche granfondo in bici non portino turisti? E quindi, sarebbe corretto non organizzare più questo genere di eventi?
Ci poniamo questa domanda, perché spesso capitiamo in titoli di giornale che ci lasciano un po’ perplessi. Tra i più recenti, questo articolo, dove un cittadino si è lamentato perché le autorità locali avevano bloccato per un giorno, la città di Verona per la Romeo & Giulietta Half Marathon. Si è spinto addirittura a comprare una pagina di giornale e fondare un gruppo su Facebook per protestare contro questo genere di eventi. Quello che ci lascia scioccati in questi pensieri, che ovviamente non condividiamo, è che non viene capita l’importanza economica che può portare al turismo questo tipo di manifestazione.
Ci spieghiamo meglio
Chi decide di partecipare ad una gara fuori dalla propria regione, solitamente prenota un albergo, quasi sicuramente un ristorante per il carico di carboidrati della sera prima, e se passa più di qualche giorno anche qualche visita guidata. Solitamente poi non si viaggia mai in solitaria, quindi un runner sarà accompagnato da amici, parenti e famiglia. Tutto ciò porta un buon introito commerciale per tutte le attività. Secondo noi questi eventi non sono solo da organizzare ma anche da migliorare, così da stimolare ancora più persone a partecipare, anche e soprattutto dall’estero.
Non capiamo perché in Italia c’è ancora questa insofferenza verso le manifestazioni sportive, sempre che non sia il calcio ovviamente! Quando invece bisognerebbe creare una sinergia tra sport e turismo!
Sport e Turismo nel resto del mondo
Ci sono infatti città come New York, Parigi, Valencia, ma in realtà potremmo citarne a centinaia, che accolgono anche 50.000 maratoneti, molti dei quali sono turisti. Vengono chiuse intere metropoli. Solo che all’estero, i cittadini anziché lamentarsi, escono in strada e a gran voce urlano e tifano gioiosamente tutti i runners.
Da questo deriva il fatto che spesso, si preferisce le gare all’estero perché sono più stimolanti. Noi per primi le amiamo di più. Grazie al tifo della gente, ai gruppi musicali lungo le strade si riesce ad arrivare all’arrivo con un sorriso differente, anche negli ultimi chilometri più faticosi. Questo succede perché di fatto si diverte anche chi le guarda queste gare. Insomma si tratta di una vera e propria festa all’insegna dello sport.
Quindi ci chiediamo, anziché lamentarsi non sarebbe meglio sfruttare sia il lato commerciale ma anche l’idea che per un giorno non si prenda in mano l’auto, e si circoli con i mezzi pubblici, ma soprattutto a piedi?
Ci sono diverse persone, che partono proprio per partecipare ad una gara, come nel nostro stile. Solo per fare un esempio, da qui a fine primavera, parteciperemo a 4 gare fuori dalla nostra regione, facendo di fatto una mini vacanza. Senza contare che siamo da poco tornati da un weekend a Siviglia, appunto per la sua mezza maratona dove c’erano ben 11.000 iscritti. Runners che, come noi, avranno preso un volo, prenotato un albergo per più notti, oltre al ristorante e probabilmente qualche visita guidata.
Durante la gara non abbiamo ricevute insolenze di nessun tipo, cosa che ahimè in Italia spesso succede, della serie: statevene a casa, avete bloccato la città, mi avete rovinato la giornata etc.
Le manifestazioni sportive fuori dal centro storico
Molti inneggiano a dire che le gare non devono svolgersi nel centro storico, ma il bello è proprio quello di arrivare in un punto iconico della città. Prova a pensare alla maratona di Parigi senza passare sotto la Torre Eiffel, o alla maratona di Venezia senza attraversare San Marco, che senso avrebbe?
La bellezza della gara dipende anche dal suo percorso. Un runner sceglie una determinata competizione, piuttosto che un’altra anche per questo motivo. Insomma è un po’ come scegliere un vestito, acquisti quello che più ti piace, giusto?
E ora dicci, tu da che parte stai? Inveisci contro questi sportivi o corri a fare il tifo? E lanciamo un’altra provocazione, se sono le tifoserie di calcio a bloccare le strade è tutto sempre concesso?
Se non ci avevi mai pensato, riflettici su e pensa al lato buono di tutto ciò! Ti aspettiamo nei commenti qui sotto, ma anche nella nostra pagina Instagram e Facebook per parlarne insieme. Ci piace conoscere l’opinione dei nostri lettori.
Non siamo agonisti ma ci piace praticare il SUP ovunque andiamo e anxi, proprio questa passione ci spinge e visitare spesso zone costiere, facilmente esplorabili da mare con le nostre tavole. Capisco quindi il vostro punto di vista e lo condiviso in pieno
Certo non serve essere agonisti per praticare sport in località diverse dalle proprie!
All’estero ci hanno pensato già da anni e noi, come al solito, arriviamo quasi sempre ultimi: solo grandi eventi come la MilleMiglia sono considerati “valevoli” per alcuni amministratori locali e lo sport viene visto quasi sempre dai cittadini come un intralcio alla circolazione (vedi gare podistiche e non): certo, il discorso è ampio e bisognerebbe fare un distinguo ma mi sembra che ultimamente ogni evento sia il pretesto per fare polemica.
Già ed è un vero peccato, e non lo diciamo solo da sportivi, noi lo consideriamo veramente un punto importantissimo per il turismo…se facciamo i conti di tutti i viaggi che facciamo per una gara, si capirebbe facilmente l’importanza!
Ci avete fatto conoscere un aspetto molto interessante della vostra attività , che io ho imparato a conoscere ultimamente perché ho un’amica che corre e allo stesso tempo costruisce itinerari turistici nei luoghi che visita per le varie manifestazioni.
Dietro c’è davvero un mondo meraviglioso, fatto di persone, volontari, amicizie e viaggi