Hai mai sentito parlare dei Suoni delle Dolomiti? Da 27 anni ormai in Trentino, tutte le estati, si svolge uno dei festival più suggestivi d’Italia, con cantautori, ma anche artisti stranieri, che si esibiscono nei palchi più belli del mondo, ovvero le Dolomiti. Quest’anno siamo riusciti a partecipare anche noi all’ultimo evento musicale con una piacevole e semplicissima escursione in Val San Nicolò, in Val di Fassa.

La storia dei Suoni delle Dolomiti

Qui musica e natura si incontrano creando una magia perfetta. Un festival che si tiene ormai dal lontano 1995 fino ad oggi, nei mesi tra agosto e settembre e dove le Dolomiti non fanno solo da scenografia ma sono il proprio e vero palcoscenico.

A volte si svolgono in rifugi, oppure malghe o conche paesaggistiche uniche, in ogni caso l’effetto è pazzesco. Soprattutto se riesci a partecipare anche al concerto all’alba.

Quest’anno abbiamo scelto di non perderci l’ultimo evento del festival dove suonava Max Gazzè in versione acustica. Lara la vera fan, ma è stato un concerto così ammaliante che anch’io sono stato decisamente soddisfatto. Un’esibizione che ha regalato una grandissima carica.

Suoni delle Dolomiti

Si è trattato di uno spettacolo sicuramente più intimo rispetto ad un qualsiasi altro concerto che si può svolgere in un palazzetto. Perché sei più a contatto con l’artista, oltre al fatto che si è tenuto in una location fiabesca: la Val San Nicolò in Val di Fassa. Tra l’altro per noi, per la prima volta qui, quindi un motivo in più per provare una nuova escursione e conoscere nuove location dolomitiche.

Infatti il bello di questi eventi è che prima devi sempre fare una breve camminata, che suona un po’ come sudarsi il proprio premio, che in questo caso è il concerto.

Seguici quindi in Val San Nicolò, ed entra con noi in questa favola.

Val San Nicolò: il percorso

Intanto specifichiamo che non è il classico trekking dove facciamo un sacco di dislivello e, dove serve sempre un minimo di allenamento per affrontarlo serenamente. Diciamo che qui, puoi tranquillamente andarci quando sei in modalità relax e pure senza bastoncini, perché è davvero facile, e possiamo veramente definirlo un baby trekking.

Siamo quindi in Val di Fassa, e la Val San Nicolò, come dicevamo all’inizio, ti fa entrare in una favola. Grazie alle sue piccole baite in legno e ad alcune delle cime dolomitiche più belle, si crea un vero contorno magico. Tra queste cime sicuramente spuntano Col Ombert, Cima Undici, Cima Dodici, e il Gruppo Monzoni.

Val San Nicolò

Per raggiungerla si parte da Pozza di Fassa, in località Vidor, dove puoi lasciare la tua auto nel parcheggio gratuito nei pressi del vicino campeggio.

Segui il sentiero lì vicino che, dapprima ti fa entrare nel bosco, per poi rientrare nella strada asfaltata che in 40 minuti ti porta alla Baita Ciampiè a 1.826 metri. Se sei fortunato, troverai anche degli ottimi krapfen appena sfornati.

In ogni caso fermati ad osservare la pace e il paesaggio da cartolina tutt’attorno, è pura energia per gli occhi e il cuore.

Val San Nicolò

Da qui si riprende il percorso verso Baita delle Cascate a 2.011 metri e poco dopo sarai arrivato a destinazione a località Jonta. Una conca davvero panoramica tra larici, pini cembri, e le vette che spiccano in cielo. Qui praticamente farai l’unica salita più impegnativa di tutto il percorso ma, che dura veramente solo 10 minuti.

Val San Nicolò

E una volta che ti sei goduto il concerto puoi rientrare per lo stesso itinerario.

Eventualmente puoi prendere il bus navetta o il trenino che ti porta in località Sauch, e che ti permette di smezzare il sentiero, ma secondo noi non ne vale la pena. Come puoi vedere qui sotto, non sono salite impossibili. In ogni caso per costi e orari consulta il sito ufficiale della Val di Fassa.

Dati tecnici:

  • Dislivello: 650 metri
  • Lunghezza percorso: 15 km
  • Tempo di percorrenza: 3.30 ore

Download file: activity_9660955968.gpx

Val San Nicolò: altre alternative

Un’alternativa se preferisci allungare il trekking, è proseguire successivamente al concerto per il Rifugio Contrin, o salire al Passo San Nicolò a metri 2.300 metri, per un punto panoramico meraviglioso sul Sella, Sassolungo e Marmolada.

Oppure puoi, prima del concerto, salire a Buffaure con la cabinovia da Pozza di Fassa, proseguire per Baita Cuz, e seguire il sentiero panoramico che ti porta sul terrazzo panoramico sulla Val San Nicolò, per poi scendere nel bosco fino a Baita delle Cascate.

La bellezza della Val San Nicolò

In questa valle abbiamo respirato davvero un senso di pace, e l’unione al concerto, ci ha dato veramente una botta di energia e uno stacco mentale di cui avevamo davvero bisogno.

Suoni delle Dolomiti

Cosa dici, sarai dei nostri il prossimo anno per questo festival? Se vuoi vedere se ci siamo divertiti, guarda questo reel nella nostra pagina Instagram.

Ti segnaliamo inoltre un altro nostro articolo, su cosa fare in Val di Fassa, per un week all’insegna dello sport, storia e relax.

Codice etico

Questo articolo è scritto sulla base della nostra esperienza, con informazioni veritiere, che siano utili per te quando pianificherai i tuoi viaggi e itinerari.

Tieni presente che alcuni collegamenti in questo blog post potrebbero contenere link di affiliazione, ovvero se acquisterai uno dei prodotti qui menzionati seguendo il link, riceveremo una piccola commissione che ci aiuterà a coprire il mantenimento del blog. L’utilizzo di questo collegamento, tuttavia, non aumenterà il prezzo finale per te.

Lara & Davide

Due cuori in viaggio, con una costante voglia di fuga. Viaggiatori zaino in spalla, amanti dello sport e della natura e che non amano lasciare i propri sogni nel cassetto. Tra una corsa e l’altra ti raccontiamo il mondo.

Ti potrebbe interessare:

2 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *