La nostra passione per lo sport, e la voglia di esplorare sempre nuovi percorsi e gare d’affrontare, ci permette di conoscere spesso nuovi luoghi. Ed è anche uno dei motivi che ci ha spinto ad aprire il blog: raccontare i nostri viaggi uniti al nostro lato sportivo. E così è stato per il weekend appena passato. Complice, infatti, la partecipazione di Davide alla Top Dolomites, una gara di bici di 130 km lungo le vallate delle Dolomiti del Brenta e le bellezze del Lago di Garda, abbiamo scoperto una zona delle Dolomiti ancora a noi sconosciuta: le famose Dolomiti di Brenta. Abbiamo trascorso un weekend a Madonna di Campiglio, tra sport e relax. Seguici di seguito nel nostro racconto.
Weekend a Madonna di Campiglio: dove si trova
Madonna di Campiglio, si trova nel sud occidentale del Trentino, in provincia di Trento e si estende da Campo Carlo Magno al Lago d’Idro. Siamo nel cuore della Val Rendena, tra le guglie Patrimonio Unesco delle Dolomiti Di Brenta, che fanno da cornice a questo paese ovunque ti giri, e il parco naturale dell’Adamello e della Presanella. Un mix tra punte rocciose e ampi pascoli verdi.
Il parco Parco Naturale Adamello Brenta offre ben 450 chilometri di sentieri, da percorrere a piedi o anche in mountain-bike. L’imbarazzo della scelta è assai ampio, e per tutti i vari gradi di difficoltà.
Dove dormire?
Questa volta, abbiamo optato per una scelta che fosse comoda alla zona d’arrivo della gara. Quindi abbiamo soggiornato vicino al centro di Madonna di Campiglio, presso Alpen Hotel Vidi, un hotel appena ristrutturato nel 2021. Camere moderne e spaziose, con tutti i migliori confort. Ottima anche la cucina e la colazione, oltre alla disponibilità assoluta dello staff. Dalla possibilità di lasciare la bici in garage, al check-out tardivo post gara, per darsi un’ultima rinfrescata prima di rientrare a casa.
I nostri trekking a Madonna di Campiglio
Malga Ritorto
Sabato ci siamo dedicati soprattutto al relax, visto la lunga gara che doveva affrontare Davide, il giorno seguente. Abbiamo quindi deciso di andare a Malga Ritorto. Una malga semplice da raggiungere ma, con un balcone panoramico così incantevole che non vorresti più andare via.
La si può raggiungere a piedi direttamente dal centro del paese, con una camminata di circa 1 ora e mezza, sempre su strada asfaltata. Oppure, segui con la tua auto la località Patascoss, fino all’ampio parcheggio. Se vai in piena stagione, troverai una sbarra, dove sarai costretto a fermarti e parcheggiare la tua auto.
Non serve prenotare il biglietto del parcheggio anticipatamente, ci sono le casse automatiche, dove puoi decidere di fare una semplice sosta di 1 ora pagando 2 euro, oppure usufruire del giornaliero per 8 euro.
Raggiungere la malga dal parcheggio è molto semplice. Sono 2 chilometri pianeggianti su strada asfaltata e ombreggiata dal bosco circostante.
Un’agevole passeggiata di 30 minuti ti porterà in questa vera oasi di pace, con vista dolomitica. Macchina fotografica a portata di click, mi raccomando!
La malga è anche attrezzata con lettini sdraio e grandi cuscini dove buttarti per una pennichella al sole, osservando il panorama difronte delle Dolomiti di Brenta e della Val Rendena tutt’attorno.
Una vista che ha dell’incredibile. Noi ti consigliamo anche di fermarti per una sosta per, soddisfare il tuo palato. I piatti sono davvero genuini e deliziosi.
Tips: concludi il pasto con il gelato, prodotto con le loro mani, una vera prelibatezza. Si sa, il latte in montagna è differente.
Eventualmente poi, puoi proseguire per il Lago Ritorto o per il famoso giro dei Cinque Laghi, ma noi questa volta abbiamo puntato tutto al relax. Alzarsi da lì è stata davvero dura, si respirava un senso di pace unico. Almeno in questo inizio di stagione. Ti consigliamo eventualmente di venire qui anche al tramonto o all’alba, per i colori incantevoli che si creano, grazie alla sua vista panoramica.
Dal Rifugio Grosté alle cascate di Vallesinella
Il secondo giorno, mentre Davide pedalava nelle varie salite con la sua bici, sono andata a percorrere uno dei trekking più suggestivi delle Dolomiti di Brenta, se, come me, amate anche la roccia e non solo le zone verdeggianti.
Si tratta del giro che parte dal Rifugio Stoppani Grostè fino alle Cascate Alte della Vallesinella, passando per il Rifugio Tuckett. Un percorso di 14 chilometri, tra imponenti rocce che creano un paesaggio particolarmente lunare, e prati verdeggianti tra pini mughi e le immancabili cascate.
Non è particolarmente difficile, essendo soprattutto in discesa, certo sempre una buona gamba è fondamentale, ma per tutti i dettagli del percorso ti consigliamo di leggere l’articolo dedicato: “escursioni a Madonna di Campiglio“.
Con i suoi mille sentieri, questa zona è ancora tutta da scoprire, ma almeno abbiamo avuto un primo assaggio di questa zona Dolomitica, particolarmente diversa da quella che conoscevamo ma, che ci ha lasciato comunque senza fiato entrambi. Davide in sella alla sua bici, e io a piedi nei sentieri.
Ora non ti resta, che spulciare quando andare e preparare il tuo zaino per il tuo meraviglioso weekend a Madonna di Campiglio!
Ci siamo fermati a madonna di Campiglio solo per un giorno, e abbiamo fatto un giro in centro senza esplorare i dintorni che credo siano assolutamente più belli rispetto alla cittadina. Ci tornerei volentieri per fare un’escursione come avete fatto voi, ne vale la pena.
Con il caldo che fa in questi giorni, già solo vedere queste immagini è rinfrescante!! Che panorami meravigliosi, peccato non siano proprio facilmente raggiungibili da dove vivo.
Concordo, al solo pensiero di questi paesaggi ci sentiamo un po’ più freschi, solo che vorremmo essere lì ogni giorno e non solo nel week!
Metà della mia famiglia è trentina per cui sono di casa in Trentino eppure incredibilmente non ho mai messo piede a Madonna di Campiglio! Questo è un buon articolo per iniziare a esplorare il paese e i suoi dintorni, sicuramente da salvare! 🙂
Che bello essere di casa in Trentino, noi la amiamo questa regione!
Ma che bel week end che avete passato. Madonna di Campiglio è bella in ogni stagione anzi, forse adesso è un’ottimo motivo di fuga dall’afa della città.
Sicuramente…qui a Treviso si muore dal caldo!